Gomphidius glutinosus
Cosa si dovrebbe sapere
Il Gomphidius glutinosus è un fungo a lamelle diffuso in Europa & Nord America. Sebbene abbia le lamelle, fa parte dell'ordine delle Boletales, insieme ai boleti. I corpi fruttiferi spuntano in autunno nei boschi di pino, abete e abete rosso in Europa. Inizialmente, sono completamente ricoperti da un velo viscido, che si rompe per rivelare un fungo dal cappello grigiastro o brunastro con lamelle grigiastre decorrenti che a volte assomigliano alla testa di un bambino.
Le opinioni sull'idoneità di questo fungo per la tavola sono diverse: alcune guide lo tengono in grande considerazione, mentre altre lo considerano con cautela.
Altri nomi: Gomphidius glutinosus, Gomphidius glutinosus, Gomphidius glutinosus, Gomphidius glutinosus.
Identificazione dei funghi
Ecologia
Micorriza con le conifere, in particolare, ma non esclusivamente, con abeti rossi e rossi; cresce da solo o sparso; in estate e in autunno o sverna nei climi caldi; nel Nord America settentrionale e montano; distribuito anche in Europa, Asia e Africa settentrionale.
Cappello
Largo 3-8 cm; convesso, diventa largamente convesso; calvo; spesso con un aspetto striato radialmente; viscido; da grigio-marrone a grigio-marrone o marrone lilla; scolorisce in nero con l'età; il margine a volte presenta una linea nerastra.
Lamelle
Lungo il gambo, ravvicinati o quasi; all'inizio biancastri, poi grigio scuro; lamelle corte frequenti.
Gambo
4-8 cm di lunghezza; 1-2 cm di larghezza; affusolato alla base; con un velo di melma sopra un velo fibrilloso, che ricopre tutta la parte superiore; il bordo superiore del velo di melma diventa grigio scuro quando le spore maturano e cadono dalle lamelle; biancastro sopra; da biancastro a brunastro sotto, ma giallo cromo vicino alla base o sulla metà inferiore; decolorazione nerastra.
Carne
Bianco nel cappello e nel gambo superiore; giallo cromo brillante nel gambo inferiore.
Odore e sapore
Odore non caratteristico; sapore leggermente acido.
Reazioni chimiche
KOH rosso scuro sulla superficie del cappello.
Stampa delle spore
Da grigio scuro a quasi nero.
Caratteristiche microscopiche
Spore 15-20 x 5-6.5 µm; subfusiformi; lisce; da brunastre a brune in KOH. Basidi 4-sterigmatici. Cistidi imeniali 80-130 x 15-22 µm; da ampiamente cilindrici a subutriformi; lisci; a parete sottile; ialini in KOH. Pileipellis an ixocutis. Connessioni a pinza non trovate.
Specie simile
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Simile, ma tende a crescere a grappoli (G. Il glutinosus non le ha) e ha spore molto più corte.
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Simile, ma caratterizzata da un colore rosa che si alterna al rosso del cappello.
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Guardate sotto il cappello e vedrete che ci sono delle lamelle piuttosto che dei pori.
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Si trova in un habitat simile, ma con branchie gialle che non si separano dal cappello.
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La specie nordamericana è simile, ma ha un cappello di colore viola pallido, simile a quello del vino.
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Molto più comune, si trova sotto i pini; il suo cappello è color rame.
Tassonomia ed etimologia
La spiga viscida fu descritta scientificamente per la prima volta nel 1762 da Jacob Christian Schaeffer, che le diede il nome binomiale di Agaricus glutinosus. Il nome scientifico attualmente accettato per questa specie risale al 1838, quando il grande micologo svedese Elias Magnus Fries la trasferì al genere Gomphidius.
Esistono numerosi sinonimi di Gomphidius glutinosus, tra cui Agaricus glutinosus Schaeff., Agaricus velatus Con., Agaricus viscidus var. atropunctus Pers., Cortinarius viscidus ß atropunctus (Pers.) Gray, e Gomphus glutinosus (Schaeff.) P. Kumm.
Gomphidius deriva dal greco 'gomphos', un grande chiodo o bullone conico (simile a un cuneo) con una grande testa, fatto di metallo o legno e usato principalmente nella costruzione di navi. La forma conica dei corpi fruttiferi fa sì che assomiglino un po' a quegli antichi bulloni.
L'epiteto specifico glutinosus non ha bisogno di spiegazioni, ma per completezza, deriva dal latino e significa glutinoso.
Fonti:
Foto 1 - Autore: Ron Pastorino (Ronpast) (CC BY-SA 3.0 Unported)
Foto 2 - Autore: Holger Krisp (CC BY 3.0 Unported)
Foto 3 - Autore: Bernd Haynold (CC BY-SA 3.0 Non autorizzato, 2.5 Generico, 2.0 Generico e 1.0 Generico)
Foto 4 - Autore: Jerzy Opioła (CC BY-SA 3.0 Unported)
Foto 5 - Autore: Tommi Nummelin (CC BY-SA 3.0 Non quotato)





