Chroogomphus fulmineus
Cosa si deve sapere
Chroogomphus subfulmineus è un fungo basidiomicete della famiglia Gomphidiaceae, descritto come nuovo per la scienza nel 2018. Questa specie è strettamente imparentata con Chroogomphus fulmineus, ma produce corpi fruttiferi più grandi con colori generalmente più spenti, una trama giallo-gialla profonda e una base del gambo olivastra. Finora è conosciuta nell'isola di Cipro, in Finlandia e nel Regno Unito.
Si dice che sia commestibile, ma manca di sapore e non è molto apprezzato.
Altri nomi: Fungo a spiga.
Identificazione del fungo
Cappello
Da 4 a 8 cm di diametro, i cappelli di Chroogomphus fulmineus, di colore da rosso arancio a rosso rame, sono lisci con sottili fibrille radiali; la superficie è vischiosa con tempo umido. Spesso le calotte convesse si appiattiscono ma mantengono un margine ribassato o leggermente involuto, solo occasionalmente conservano un umbone o una punta centrale appuntita.
Lamelle
Disuguali, separate da lamellule di lunghezza variabile; decorrenti; inizialmente dello stesso colore del cappello, diventano poi marroni e infine nerastre con la maturazione delle spore. Sebbene dalle caratteristiche delle spore questa specie sia considerata più strettamente imparentata con i boleti che con i funghi agarici, produce le sue spore attraverso le lamelle piuttosto che i pori.
Fusto
Cilindrico, leggermente rastremato verso la base, ricurvo, alto 4-8 cm e 1-1.5 cm di diametro; fibrilloso in senso longitudinale con una zona anulare arancione più chiara (frammenti di velo) vicino all'apice.
Spore
Le grandi spore, simili a boleti, sono subfusiformi, 15-22 x 5.5-7µm.
Stampa delle spore
Da oliva fumé scuro a nero.
Odore e sapore
Nessun odore significativo; sapore dolce ma non caratteristico.
Habitat
Ectomicorrizico, nelle pinete, in particolare dove sono presenti anche querce.
Stagione
Autunno e inverno in Europa centrale e meridionale.
Specie simili
Presente in tutta Europa, ha un aspetto marrone ramato più opaco e un cappello che spesso presenta una pipetta centrale.
È un reperto molto più raro, si trova sotto gli abeti rossi; il cappello è grigio-violetto e il gambo è bianco vicino al cappello e grigio limone verso la base. Una zona glutinosa all'apice del fusto annerisce gradualmente con l'età.
Tassonomia ed etimologia
Descritto scientificamente per la prima volta nel 1934 dal micologo francese Roger Jean Heim (1900 - 1979), che gli attribuì il nome scientifico binomiale Gomphidius viscidus var. fulmineo, il nome attualmente accettato di questo fungo di bosco Chroogomphus fulmineus risale a una pubblicazione del 1988 del micologo francese Regis Courtecuisse.
Cresce sotto i pini; gli esemplari sopra raffigurati sono stati osservati nella regione dell'Algarve, nel Portogallo meridionale. Il bell'esemplare qui sotto era anch'esso sotto un pino, ma in ombra profonda in un bosco misto vicino a Monchique.
Chroogomphus deriva dal greco "gomphos", un grande chiodo o bullone conico (simile a un cuneo) con una grande testa, fatto di metallo o di legno e usato principalmente nella costruzione di navi. Il prefisso "chroo-" significa "colorato". La forma conica dei corpi fruttiferi fa sì che assomiglino molto a quegli antichi bulloni.
L'epiteto specifico fulmineus deriva dal latino e significa scintillante, splendido o brillante - particolarmente appropriato se ci si imbatte in uno di questi suggestivi funghi alla luce del sole dopo la pioggia.
Sinonimi
Gomphidius viscidus var. fulmineo
Chroogomphus ochraceus (R. Heim) Singer
Chroogomphus rutilus var. testaceo
Fonti:
Foto 1 - Autore: felipecastilla (Attribuzione-Non Commerciale 4.0 Internazionale)
Foto 2 - Autore: javi_merino (Attribuzione-Non commerciale 4.0 Internazionale)


