Hygrocybe spadicea
Cosa c'è da sapere
Hygrocybe spadicea è una ceroplacca ben caratterizzata con un pileo marrone, da conico a umbonato, che contrasta con il giallo del gambo e delle lamelle (a volte bianco in var. albifolia). La specie è caratteristica delle praterie su terreni secchi, molto poveri, da acidi a debolmente acidi e delle praterie calcaree su terreni calcarei.
Distribuzione principale in Europa, dove è diffusa ma da rara a molto rara. È presente in località molto sparse dalla pianura alla zona subalpina in tutto il suo areale (Boertmann 2010). È conosciuto anche in alcune località dell'Asia. Per ora i record del Nord America e della Nuova Zelanda non sono considerati la stessa specie.
Altri nomi: Ceraso di dattero.
Identificazione del fungo
Cappello
I cappelli, di un caratteristico marrone scuro, sono dapprima largamente conici, sviluppano lobi e alla fine si allargano, ma mantengono un umbone piuttosto acuto; spesso il margine si divide per rivelare la polpa chiara del cappello sotto la cuticola del cappello.
Lamelle
Le lamelle, da annesse a libere, sono moderatamente o ampiamente distanziate e inizialmente gialle o occasionalmente arancioni chiare, diventano un po' più scure con l'età.
Gambo
Giallo o arancione pallido, il gambo cilindrico è fibrilloso e a volte presenta fibre longitudinali marroni; diametro da 3 a 12 mm e 3.Alta da 5 a 12 cm; non ha anello.
Spore
Ellissoidale, liscio, 9-12 x 5-7µm; inamiloide.
Stampa delle spore
Bianco.
Odore e sapore
Non caratteristico.
Habitat & Ruolo ecologico
Nei prati secchi non migliorati.
Le capelvenere sono state a lungo considerate saprofaghe delle radici morte delle erbe e di altre piante erbacee, ma oggi si ritiene probabile che esista una sorta di relazione reciproca tra le capelvenere e i muschi.
Specie simili
Hygrophorus hypothejus ha un cappello di colore bruno-olivaceo; è una specie di bosco.
Tassonomia ed etimologia
Descritta nel 1772 dal medico e micologo italiano Giovanni Antonio Scopoli, che la chiamò Agaricus spadiceus, la cappa di datteri fu trasferita al genere Hygrocybe dal micologo finlandese Petter Adolf Karsten (1834-1917) nel 1879, quando acquisì il nome scientifico attualmente accettato di Hygrocybe spadicea.
I sinonimi di Hygrocybe spadicea includono Agaricus spadiceus Scop., e Hygrophorus spadiceus (Scop.) Fr.
Il genere Hygrocybe è così chiamato perché i funghi di questo gruppo sono sempre molto umidi. Hygrocybe significa "testa acquosa".
L'epiteto specifico spadicea è latino e significa "di colore bruno chiaro e brillante", o bruno-castano, una descrizione che è certamente applicabile ai cappelli della maggior parte dei datteri di mare.
Fonti:
Foto 1 - Autore: John Bjarne Jordal/Biolog J.B. Jordal AS (CC BY 4.0 Internazionale)
Foto 2 - Autore: gailhampshire da Cradley, Malvern, U.K (CC BY 2.0 Generico)
Foto 3 - Autore: gailhampshire da Cradley, Malvern, U.K (CC BY 2.0 Generico)



